Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
ad onta di tante circostanze a noi sfavorevoli. A Mentana, io ho veduto i mercenari fuggire colle baionette alle reni dai nostri catenacci,
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
inquisitori, si divertirono a trucidare quegli infelici nostri compagni a colpi di baionetta e col calcio dei fucili.
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
generoso patriottismo dei nostri giovani eroi e de’ loro trecento bellicosi compagni, non poteva trovarne l’uscita. «Oggi, - diceva Attilio, - non v’è più
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
gravità, con cui i nostri padri, nel Foro, vendevano e comperavano ad alto prezzo il terreno occupato dalle schiere di Annibale vincitore, oppure
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
E tutto andò perfettamente per i nostri quasi-naufraghi della Clelia, giacché, per lupo di mare che uno sia, la terra co’ suoi divertimenti, ed i
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
sguardo per ogni verso. Salvi! egli finalmente esclamò. Salvi! sin qui non giunsero i nostri persecutori. Uscito colle compagne non potei ristarmi dall
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
meritano d’esserlo, ma non esprimeva le sue opinioni che con noi e coi nostri intimi; come ha potuto destare sospetti nella polizia?». Clelia non piangeva ed
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
senza munizione, fuggire davanti ai nostri giovani militi. A Mentana, per un’ora, i volontari hanno potuto passeggiare padroni del campo di battaglia
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
vedute molte, ma questa pugna che stiamo digerendo sta notte è certo delle più ardue. Mi consola però che questi nostri Romani mostrano ricordarsi de
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
questione Romana. Profittando della mia relegazione a Caprera ed ingannando come sempre tutto il mondo, il governo fece assicurare dai nostri stessi
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
prospere nazioni dell’orbe». L’argomento trattato da Giulia era un po’ estraneo ai nostri Romani ignari delle cose di mare, essendoché i loro
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
riposeremo le membra stanche aspettando le relazioni dei nostri di dentro per assaltare simultaneamente i nemici. Intanto sento il dovere di
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
vogliono condannare i reggitori nostri. Un giorno la regina dell’Adriatico portava il suo superbo leone nel lontano oriente, rintuzzava il
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
foresta, Attilio disse: «Qui, in questa selva, si rifugiarono gli ultimi avanzi dell’indipendenza Etrusca, battuti e perseguitati dai padri nostri, i
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
ma nel sito ove si trovavano i nostri viaggiatori appena se ne sentiva il soffio. «Signora Silvia, - diceva Orazio: - voi con Clelia, adagiatevi qui
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
papalini irrompeva contro il portone del lanificio. Di dentro s’eran smorzati tutti i lumi in modo che i birri, veduti dai nostri, non potevano
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
. Le armi vi erano veramente ma padroni di quelle armi si trovavano già forti nerbi di truppe e birri pontifici con cui i nostri valorosi amici
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
Sul peristilio del castello ove giungevano i nostri quattro viaggiatori scorgevasi una giovine donna, il cui aspetto indicava la matrona romana forse
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
mustacchi. Eran proprio dei nostri intrepidi compagni, terrore della birraglia pretesca. Vi lascio pensare. Comandante, qua! gioia reciproca c’inondasse
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
riuniti i nostri vecchi conoscenti, Attilio, Muzio, Orazio, Silvio e Gasparo, e con loro tutti quelli dei trecento su’ quali la polizia non aveva
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
’inoltrassero nel sotterraneo sotto la scorta del vecchio Dentato e di John. Le altre donne seguirebbero la marcia e per ultimi i nostri amici con quanti
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
imbastardirli conservano ancora qualche avanzo dell’antico valore. Ecco lo stato del moderno esercito romano, ed ecco perché i nostri proscritti
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
dapprima temuto dai nostri Argonauti era ora ardentemente desiderato poiché lo Yacht privo di quell’aiuto si vedeva spinto verso la spiaggia senza
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
immensi spazi dell’Oceano, si aspetta al varco de’ suoi nascondigli, ove deve condurre le prede, e là si cattura. Analoga fu la risoluzione dei nostri
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
assedio, pigliassero posizione nelle case di fronte e nelle circonvicine e così continuassero la pugna. I nostri asserragliati e barricati nel
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
loro. Ciò sollevò alquanto la miseria dei nostri poveri congiunti, ma Muzio che aveva imparato la sua storia e conosciuta la propria condizione da
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
fosse alla testa del popolo nell’assalto del ponte si può indovinare. I nostri cinque, ruggendo come leoni, dopo aver consumate le cariche, avevano
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
confessarlo, in quel momento i nostri cari, non men belli e non men coraggiosi, Attilio e Muzio, furono dimenticati dalle nostre eroine. Così è più
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
Romano, che erano avvezzi a disprezzare. Giulia, infastidita dall’indecorosa conversazione, s’alzò con contegno altero e dimandò di ritirarsi. I nostri
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
erano introdotti molti dei più coraggiosi d’ogni provincia italiana. I nostri vecchi amici Attilio, Muzio, Orazio, ecc., erario al loro posto per
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
contare una storia o Cencio, forse da te conosciuta come Romano, e che imparerai se per caso non la conosci; sta attento: Un giorno i nostri padri, stanchi
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
nostri nemici». «E Manlio, Aurelia, e Giulia?» disse la donna volta dolorosamente col pensiero a quei cari. «Essi - rispose Orazio - sono probabilmente
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
. Dopo due giorni dalla sua partenza da Porto d’Anzo, la Clelia entrava con vele e bandiere spiegate a Porto Longone. Appena ancorata i nostri amici
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
pensare, senza tributargli un pensiero di rispetto e di ammirazione. Erano i nostri sul limitare della foresta, ove il sentiero metteva in un ampio
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
liberali colla maggiore pacatezza aspettarono l’oste numerosa che doveva giungere coll’ordine preciso di sterminarli. I nostri non mancarono di prendere
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
rovina. Di fuori i nostri amici son pronti e noi accusano di neghittosi. L’esercito, meno la parte legata alla pagnotta, è tutto con noi. Le armi che
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
delitti, e qui fuori, pronto a fare giustizia degli scellerati stanno Attilio, Muzio, Silvio e venti compagni dei nostri trecento. Questi superbi figli
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
Noi lasceremo i nostri amici occupati a consolare l’afflitta Irene per la perdita del fratello che sinceramente amava. Ultimo rampollo dello
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
foresta i nostri viaggiatori avevano scorto un antico monumento. Colà egli si credette di trovarsi al sicuro dalle carezze di quel pezzo di galantuomo ch
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
in uno stato normale di dissidenze e di guerre intestine per dominarla ai briganti che ai nostri giorni mantiene per impedirne la ricostituzione, io lo
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
rischiarato le austere fisionomie dei nostri giovani, quando un fischio simile a sibilo di serpente fece risuonare le antiche volte dello speco. Era questo
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
’impronta del romano antico e su cui il compagno poteva fidare come sul proprio ferro. «I nostri sono al loro posto. Li ho rimpiattati», disse Silvio
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
, ma che tremante lasciò cadere e non ebbe il coraggio di fermarsi per raccoglierla, e via. I fantasmi altro non erano che i nostri giovani, i quali nel
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
de’ nostri cari fu una vera festa per tutti nel castello e per Irene sopra ogn’altro. Pratica del matrimonio silvestre, ch’essa aveva celebrato alcuni
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
siamo in pochi per riuscire davvero», rispose Dentato. «Fra un’ora sarà qui Silvio con dieci dei nostri; con tal rinforzo saremo sufficienti ad
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
leggeri che un tale impegno lo allontanava ancora più dai nostri amici. Ora dai suoi occhi era caduta la benda e senza quell’impaccio egli potè
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
. È un inviato di Roma, e certo c’è del nuovo per noi. Colui è Cencio. Addio!». I nostri lettori ricorderanno l’agente subalterno di Don Procopio, per
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
si facevano i quali, benché il governo cercasse di tenerne segreto lo scopo, erano senza dubbio al loro indirizzo, dapprima i nostri amici eseguirono
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
dimora di quanto abbisognava; l’abbondante caccia della foresta forniva ogni specie di selvaggina e la galanteria dei nostri giovani romani, specialmente
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
britannica. E cosa v’è di perfetto nell’umana famiglia? Ma se v’è popolo ch’io mi compiaccia a paragonare ai nostri antichi padri di Roma, è certamente l